Ario

dal 12 maggio 1970

Il Segno


Bibliografia
Ario
, catalogo della mostra, Il Segno, Roma, 12 maggio 1970.
Luigi Tundo, "Arte e Poesia", n. 7, 1970.
C. Vivaldi, Ario, maggio 1970 (fonte: ritaglio stampa incompleto).
Angelica Savinio e Francesca Antonini (a cura di), Il Segno settembre 1964 - dicembre 1994. Trent’anni. Cronologia delle mostre. Aneddoti, testimonianze, ricordi, raccolti e raccontati da Angelica Savinio, Il Segno, Roma 1995, p. 27.
Daniela Lancioni (a cura di), Roma in mostra 1970-1979. Materiali per la documentazione di mostre azioni performance dibattiti, Joyce & Co., Roma 1995, p. 32.
Ario (Ariodante Marianni) espone due gruppi di opere: monotipi e dipinti su tela entrambi realizzati, come scrive l'artista nel testo pubblicato nel catalogo della mostra, con un metodo che prevede "casualità e determinazione" (Ario 1970).
Per Cesare Vivaldi, il lavoro di Ario, che è anche scrittore, poeta e traduttore di Dylan Thomas, "preciso, serrato e calzante" è da identificare con quel "nuovo astrattismo romano" che, secondo il critico, a livello giovanile era allora una delle componenti più signifiative della ricerca artistica (Vivaldi 1970).

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