Con il termine “mostra” si intendono tutti gli avvenimenti espositivi riconducibili alla sfera dell’arte visiva – esposizioni propriamente dette, azioni, performance, installazioni – che si sono svolti negli spazi deputati all’arte – i musei, le gallerie d’arte, le associazioni culturali, i cosiddetti spazi autogestiti o alternativi – e in tutti gli altri luoghi di volta in volta individuati dalla fantasia degli autori o degli organizzatori – contesti urbani, ex fabbriche, appartamenti, laboratori, circoli, chiese...
In Mostre a Roma 1970-1989 si trovano anche quegli avvenimenti, come gli incontri, i dibattiti o le conferenze, che, per ragioni diverse, sono da porre in relazione alle mostre (perché ne condividono lo spazio o per affinità di argomenti).
La scelta di assumere come punto di osservazione privilegiato il momento espositivo deriva dalla consapevolezza, maturata da diversi decenni tra gli artisti e gli storici, dell’importanza che esso riveste nel processo di comprensione dell’opera d’arte e del suo contesto. L’interesse per le mostre deriva anche dall’ipotesi che esse siano un’espressione democratica. Storicamente subentrate al declino del mecenatismo ed estranee alla convocazione demagogica delle masse, le mostre – dalle origini che Francis Haskell riconduce nella Roma nel XVII secolo alla consuetudine di esporre nei chiostri delle chiese opere appartenenti ai privati fino alle più recenti metamorfosi che ne esaltano la funzione di riti collettivi e partecipati – prevedono il coinvolgimento di una moltitudine di soggetti diversi per estrazione e provenienza sociale.
L’intenzione di circoscrivere la ricerca alla città di Roma deriva dalla convinzione che solo la prossimità fisica a un territorio sia in grado di garantire una raccolta di dati capillare da offrire agli studiosi con la speranza – per riprendere l’auspicio di Borges e Bioy Casares – che questi possano trarre dal nostro lavoro meramente descrittivo o informativo, proficue conclusioni o mirabili astrazioni (Cronache di Bustos Domecq).
Il limite temporaneo del progetto ha origine da alcune precedenti mostre del Palazzo delle Esposizioni: Roma in mostra 1970-1979 materiali per la documentazione di mostre azioni performance dibattiti, 1995; Anni 70. Arte a Roma, 2013-2014; Mostre in mostra. Roma contemporanea 1, 2019. La ricerca viene ora ampliata al decennio successivo con l’idea di raccogliere la conoscenza di fatti, opere, interventi critici cui attingere per progettare le iniziative che il Palazzo delle Esposizioni dedicherà agli anni Ottanta.
STRUTTURA DEL DATABASE
A ciascun avvenimento espositivo corrisponde una scheda articolata in una serie di campi che consentono di effettuare ricerche seguendo diversi criteri e di ordinarne i risultati cronologicamente, permettendo così, non solo di scorrere la successione delle mostre in un certo arco temporale, ma anche di ricostruire l’itinerario espositivo di un autore o di un’autrice o di uno spazio espositivo, o di conoscere, ad esempio, le circostanze in cui un critico o un fotografo hanno lavorato.
Una prima parte dei dati inseriti nelle schede sono oggettivi e sono raggruppati nei seguenti campi:
titolo della mostra;
curatela;
collaborazioni o patrocini;
date;
luogo;
immagini (in questo campo sono raccolte, dove possibile, le immagini d’insieme dell’esposizione, oppure le immagini fotografiche delle singole opere se risalenti all’epoca della mostra e rintracciate negli archivi strettamente connessi ad essa);
documentazione (in questo campo, quando possibile, sono raccolti i pdf (scaricabili) delle fonti primarie prodotte durante la mostra: invito, comunicato, catalogo, recensioni);
bibliografia (in questo campo sono inserite le voci bibliografiche relative alla mostra, comprese quelle relative alle fonti inserite nel campo documentazione).
La scheda prevede anche un campo con la descrizione della mostra. Là dove il campo è compilato, il suo testo è siglato dal nome dell’autrice o dell’autore.
NORME PER L'UTILIZZO DEI MATERIALI DOCUMENTARI CONTENUTI NEL DATABASE
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CONTRIBUTI SCIENTIFICI
Paola Bonani (pb)
Daniela Lancioni (dl)
COMPILATORI
Paola Bonani (2013, 2020-)
Arianna Bonori (2021)
Martina Bottoni (2024)
Annalisa Cuomo (2013)
Mario Gatti (2023-)
Daniela Lancioni (2013, 2020-)
Giulia Pavesi Astua (2022)